26 gennaio 2010

PD operazione simpatia

www.bruttapiega.tumblr.com
http://bruttapiega.tumblr.com/day/2010/01/26

Dopo la figuraccia in Puglia, con la vittoria schiacciante di Vendola alle primarie, il PD ha deciso che per le primarie nelle altre regioni punterà tutto sull’operazione simpatia: in calabria correrà Pippo Callipo, meglio noto come il re del tonno.

Per l’Umbria e la Campania si fanno i nomi di Mirella Girella, la regina della pastina, e Roberto Ricoperto, il conte degli snack da frigo.

Il Pinguì è stato scartato, e dato in pasto a Fassino.

24 gennaio 2010

Fascismo on-line

http://bruttapiega.tumblr.com/post/350611790/fascismoonline

Il viceministro con delega alla comunicazione Paolo Romani è l’autore di un decreto legislativo in via di approvazione che, senza tanti giri di parole, limita pesantemente la libertà del web.

Ce ne fosse bisogno, il governo italiano ci offre un altro esempio del suo modo di intendere democrazia e libertà.

I pretesti per inserire una legge di questo tipo sono molteplici, ma sono uno più debole dell’altro. L’aggressione al Presidente del Consiglio è diventato quello più usato: tanto lo sappiamo che la mano di Tartaglia è stata armata dal Fatto, da Marco Travaglio e da tutti quelli che frequentano il web e protestano, come ci ha ricordato Cicchitto. Come se sul web non ci fossero anche molti sostenitori di Berlusconi.

Gli obiettivi ovviamente sono ben altri. Sempre perché per il nostro governo viene per prima cosa il bene di tutti i cittadini e quindi la loro protezione. Sia mai che dal web arrivino attacchi al popolo italiano, che da Youtube arrivino film che sconvolgono o manipolano le nostre menti. Non avete paura, non siete terrorizzati?

Chiunque trasmetta in “live-streaming”, abbia un blog o voglia diffondere sequenze video verrà frenato, bloccato, tacciato. I primi a protestare dovrebbero essere tutti quelli che seguono il cosiddetto Popolo della Libertà. Non facendolo dimostrano ancora una volta di non aver la più pallida idea del significato della parola libertà.

Le regole servono, non intendo sostenere il contrario. Anche se sul web c’è già una regola chiara: l’utente decide cosa, come, quando e se vedere. In ogni caso le regole dovrebbe farle chi conosce lo strumento che vuole regolamentare e chi è al di sopra di ogni possibile sospetto di interessi economici. Non mi sembra sia il caso del nostro governo, il cui unico obiettivo è sempre e soltanto quello di curare i propri interessi e non quello dei cittadini, elettori e non.

Oltre a puntare sul web e sulla trasmissione on-line di video senza diritti (non a caso c’è una disputa legale che già coinvolge Mediaset con Youtube…) il decreto Romani pone dei tetti pubblicitari per tutte le tv che non siano Mediaset. Bizzarro no? Strano, proprio le tv del Presidente del Consiglio. Guarda alle volte i casi della vita. Ovvio che l’intenzione sia quella di fottere Sky (la Rai è già stata fottuta in altri modi).

Il risultato che si vuole ottenere è chiaro: controllo delle tv e controllo del web.

In altri termini FASCISMO.

A questo si aggiunge un taglio degli investimenti della cosiddetta industria culturale, uno dei settori dove il made in Italy funziona. Sempre per il bene dell’Italia suppongo.

21 gennaio 2010

Come un fischio al 52esimo

Credo che tutti desidereremmo processi più brevi. Ovvero un accertamento più rapido delle responsabilità o dell’innocenza.

La Giustizia in Italia ha tempi lunghissimi. La soluzione approvata al Senato e in attesa di approvazione alla Camera si preoccupa di ridurre questi tempi? Solo nella forma.

In realtà ha l’obiettivo di accelerare la mortalità di un processo, non la sua soluzione.

Inoltre è retroattiva. Questo significa che si applica a processi già in corso. Tradotto significa cambiare le regole del gioco mentre si sta giocando. E guarda caso, questo avviene proprio quando chi fa le regole è coinvolto in una partita che sa di perdere.

Ciononostante molti italiani sono convinti che si tratti di un provvedimento buono per la collettività.

E se improvvisamente, per ipotesi, durante che so Roma - Siena, mentre la Roma vince 1 a 0 al 52esimo l’arbitro fischiasse? Lo farebbe per la collettività?

20 gennaio 2010

Una casa tutta nuova

Il blog è come una casa.

Una casa fatta di parole, pensieri e nel mio caso spesso di parole senza pensieri.

Ho iniziato a tenere un blog su ciò che in Italia non funziona, sulle tante contraddizioni di questo paese, su ciò che mi passava per la testa e su alcuni risvolti pratici della politica di casa nostra (mi raccomando non COSA nostra, non siate subito maliziosi) nel novembre del 2006.

Da allora la situazione è peggiorata.

Segno non solo che le mie parole si sono perse insieme a quelle di molti altri giornalisti e blogger tra i flutti del web, ma segno che il declino intrapreso dalla nostra Repubblica e dalla nostra società circa 50 anni fa non accenna a diminuire. Si persevera negli errori, con rare, sempre più rare eccezioni.

Non prendetemi per un pessimista, non lo sono affatto. Ma non posso starmene tutto il tempo con la testa nella sabbia e soprattutto non riesco a stare zitto. Proprio per questo nel 2006 ho iniziato a scrivere sul blog www.bruttapiega.blogspot.com. Il tempo passa e cambiano anche le esigenze. Quella di una piattaforma più moderna ed efficiente mi ha portato ad aprire questo blog su tumblr. Vorrei però che non si spezzasse il filo con il diario che mi ha accompagnato sin qui, per cui non chiuderò il precedente “abbiamo preso una bruttapiega” nella speranza che questo possa invogliare qualcuno di voi a contattarmi e a discutere assieme.

Alzate la testa. Riprendiamoci la nostra vita e l’Italia.

Vi aspetto su www.bruttapiega.tumblr.com


08 gennaio 2010

Il partito unico dell'amore

Marco Travaglio risponde a Massimo D'Alema e spiega 15 anni di inciuci.


Il fantasma di Bettino

Letizia Brichetto Arnaboldi (in arte Letizia Moratti ndr) in qualità di sindaco di Milano è decisa a inaugurare una via a quello stinco di santo che fu Bettino Craxi. A dieci anni dalla sua dolorosa e prematura scomparsa in terra straniera, in quell'arida Tunisia che l'ha accolto latitante mentre si sottraeva alle sue responsabilità in Italia, i tempi sono certamente maturi per un'operazione di questo tipo. La decisione dovrebbe essere presa il prossimo 19 gennaio quando il Presidente della Repubblica ricorderà con una cerimonia al Senato la figura del leader socialista.
Ora, non credo che si tratti di essere comunisti o fascisti, socialisti o democristiani. Credo piuttosto che in Italia da 15 anni venga fatto un lavoro costante atto a resettare la memoria e a imprimere una totale sfiducia nelle istituzioni e nella legalità.
Non credo che sia rispettoso per i milioni di italiani onesti intitolare una via a Craxi e non credo, dicendo questo, di mancare di rispetto a un defunto. Questo non c'entra: cerimoniare un latitante quale eroe della Repubblica mi sembra oltraggioso. Rispetto la persona Bettino Craxi e il dolore provato dalla sua famiglia, ma dedicargli una via offre al popolo un messaggio errato.
Perché allora non titolare una piazza a Renato Vallanzasca? Perché non un giardino ad Al Capone? Perché non dedicare una fontana al Freddo, al Libano e al Dandy? E a quelli della Uno Bianca non vogliamo intitolare nemmeno un largo o una rotatoria?

Domani 9 gennaio 2010 in piazza Cordusio dalle 14 alle 18 si terrà un incontro per manifestare il proprio dissenso alla proposta del sindaco Brichetto Arnaboldi.